San Valentino tra storia e mito

San Valentino tra storia e mito

Il giorno di San Valentino, la festa degli innamorati, nasconde in sé una storia commovente e colma di insegnamenti da ascoltare e portare nella nostra vita.

San Valentino di Interamna (oggi Terni) fu un Vescovo cristiano. Si narra che intorno all’anno 269 d.C. Valentino venne ripetutamente invitato dall’imperatore Claudio II a convertirsi al paganesimo mai lui rifiutò e per tale motivo venne torturato, lapidato ed infine decapitato.
Come divenne santo e perché? Era in uso tra i romani pagani rendere omaggio al dio Lupercus con festeggiamenti che si tenevano tutti gli anni tra il 13 e il 15 di febbraio. Questa festa pagana, fatta di animali sacrificati, sangue e sesso promiscuo non era tollerata dalla Chiesa che decise di proibirla e di sostituirla con una festa che avesse un profondo senso religioso e di amore puro. Così il 14 febbraio 496, dopo accurata ricerca, Papa Gelasio proclamò Santo e Martire il Vescovo Valentino, eleggendolo a Santo Patrono degli innamorati.
Perché la Chiesa scelse proprio il Vescovo Valentino? Valentino visse la sua esistenza in nome della carità e dell’umiltà compiendo atti miracolosi in aiuto dei malati. Aiutava le coppie a riconciliarsi tanto che la sua fama arrivò in ogni dove. Si racconta che due giovani litigassero per strada. Il Santo, assistendo a quella scena, colse una rosa e la pose tra le mani dei due giovani che si riconciliarono all’istante. In nome dell’amore celebrò segretamente matrimoni ai suoi tempi vietati dall’imperatore. Tra i tanti rimane celebre il matrimonio tra la cristiana Serapia e il pagano Sabino. La giovane Serapia era malata e in fin di vita e il Santo volle esaudire il suo ultimo desiderio. I due sposi morirono durante la cerimonia.

 

Si narra che proprio questo matrimonio fu l’episodio, forse come espediente per punirlo di non aver abbracciato il paganesimo, che portò San Valentino ad essere condannato a morte dall’imperatore. È una storia tristissima che ci porta a riflettere sulla grandezza dell’amore e sul senso di carità che ha mosso il cuore di San Valentino a rischiare in nome di questo sentimento e nella consapevolezza che quel gesto gli sarebbe costato la vita. Valentino fu decapitato il 14 febbraio 269. Ma tutto si fa in nome
dell’Amore, anche se si tratta di quello degli altri perché il vero amore è incondizionato, un sentimento che rende ogni nostro gesto sacro. 
Viva San valentino, viva l’Amore in tutte le sue forme!

Ambra Frezza

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