Pittrice romana, Pamela Stracci inizia sin da bambina lo studio e l’apprendimento delle tecniche del disegno e della pittura artistica. Dalla fine degli anni ’80 è allieva seguita da vari pedagoghi d’arte, tra i quali il M.o Ricci, in un percorso artistico affinato nel tempo con la pratica, la formazione e lo studio.

Naturopata, nei suoi lavori c’è un chiaro orientamento di come perseguire, anche in ambito artistico, il riequilibrio, il rilassamento e la concentrazione del corpo e della mente e nutrire la crescita dello spirito intelligente insito in ognuno di noi. Con il tempo accentua la necessità di una spiritualità, sentita e ricercata, da racchiudere in ogni dipinto, per una rappresentazione che è incontro tra figurativo e concettuale, caratteristica distintiva dei suoi quadri.

Ogni opera mai banale, cela rappresentazioni di significati trascendenti, un’arte esperienziale per cogliere il segreto più profondo di una emozione.

In questa mostra personale, l’artista romana Pamela Stracci presenta una serie di acquerelli realizzati negli ultimi 5 anni. Pamela Stracci è un’artista poliedrica e la sua produzione comprende la pittura ad acquerello, l’olio e l’acrilico, su una varietà di supporti.

Nella produzione a olio o acrilico, l’artista sviluppa una poetica ricca di connotazioni simboliche e richiami iconografici, mostrando da una parte una forte e studiata volontà di celebrare in modo quasi profetico, l’esperienza umana, e dall’altra una ricerca costante di penetrare i sentimenti e farli emergere con tinte vibranti dalla tela. Differentemente, nella produzione acquerellistica, l’artista manifesta un intimo desiderio di tornare all’infanzia, a un mondo incorrotto e sognante. Nascono così scene campestri, marine e scorci, dove l’elemento umano, se presente, è calato nel paesaggio in un’armonica coesistenza con esso. 

Il colore si fa considerevolmente acquoso, e grazie alle velature, la profondità tonale sfonda il foglio conducendo l’osservatore in un mondo palpabile ed estatico. Nell’acquerello, dagli innegabili tratti autobiografici, l’artista Pamela Stracci, trova un insuperabile strumento col quale immergersi nei ricordi, nei luoghi e nelle persone di un mitico piccolo mondo antico, fatto di gesti gentili e di comunione con la natura, in un sentimento di appartenenza e gratitudine che coinvolge l’osservatore e lo invita a lasciare che le proprie antiche memorie riaffiorino, tingendo di una vivace serenità la propria esperienza estetica. 

Mostra e recensione a cura di:

Dott. Moreno Stracci – Arts Critic & Linguist 

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