La foglia Artificiale dell’ITT di Genova
Un team di scienziati dell’Istituto Italiano di Tecnologia IIT di Genova ha realizzato un innovativo sistema di foglie bio-ibride utilizzando la Soft robotics, capaci di generare energia sia dal vento che dalle gocce di pioggia.
La Terra, come ogni essere vivente, è inevitabilmente soggetta a cambiamenti dovuti anche allo sfruttamento eccessivo delle risorse da parte dell’uomo, problematica molto sentita e dibattuta dall’opinione pubblica di tutto il mondo. Per soddisfare
il crescente bisogno energetico, un team di ricercatori italiani, Serena Armiento, Fabiano Meder e Barbara Mazzolai, direttrice del laboratorio di robotica dell’IIT di Genova, si è ispirato alla natura per realizzare queste foglie robotiche autoalimentate, installate e combinate con quelle delle piante viventi. Queste foglie artificiali, che per le prime osservazioni sono state integrate ad una pianta di oleandro (Nerium oleander), sono costituite da elastometri siliconici e hanno un sistema in grado di generare e ricavare un flusso di corrente dall’elettrificazione della superficie grazie all’energia cinetica che si sprigiona dall’impatto tra la foglia e la pioggia che colpisce la cuticola fogliare o dallo svolazzamento e le oscillazioni della lamina dovuta al vento.
Secondo lo studio, pubblicato lo scorso aprile su IEEE, una singola goccia di pioggia sarebbe in grado generare picchi di tensione e corrente anche superiori a 40 volt (40V) e 15 microampere (15µA) e alimentare ben 11 Led. Quella delle energie rinnovabili è solo una delle possibili applicazioni della foglia artificiale che potrebbe essere utilizzata anche per il monitoraggio ambientale con importanti applicazioni anche nell’agricoltura.
A quanto pare, per andare davvero avanti con il progresso, la migliore maestra è la natura che ci circonda.
Chiara Morelli
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