Alla scoperta delle Alghe
I cianobatteri, un tipo di alghe monocellulari primordiali, hanno permesso lo sviluppo dell’atmosfera della Terra appena formata, aumentando la quantità di ossigeno nell’aria: le alghe infatti assorbono anidride carbonica (CO2) attraverso la fotosintesi, contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
Si stima che le specie di alghe presenti sul nostro pianeta vadano da uno a dieci milioni: questi organismi sono una risorsa incredibile di ossigeno e il loro uso può essere applicabile a molti settori anche della vita umana. Scopriamo quattro curiosità su di loro.
L’alga gigante
L’alga Kelp, prosperano nelle fredde acque del Pacifico, lungo le coste dell’America del Nord (dalla California all’Alaska) e dell’America del Sud (come Cile e Argentina), e possono crescere fino a 60 metri di altezza: è tra le alghe marine più grandi del mondo. Contiene alginato, una sostanza che può essere utilizzata come addensante alimentare per vari prodotto come il gelato.
Luminescenza
Alcune alghe marine come la Noctiluca scintillans o la Glioblastus, son alghe bioluminescenti che se vengono disturbate emettono una luce blu-verde brillante, uno spettacolo degno dei film di Avatar.
In cucina
Ricche di vitamine e nutrienti essenziali, minerali, antiossidanti, iodio e omega-3, le alghe sono inserite nella dieta di molti paesi asiatici e si stanno diffondendo anche nelle altre tradizioni gastronomiche. Uno dei piatti tipici giapponesi è l’insalata di alghe wakame o il Nori Maki, il sushi avvolto in alga Nori che i golosi di questo tipo di cucina non possono non aver mangiato.
Fertilizzanti
Le alghe marine vengono utilizzate anche come fertilizzanti naturali per le piante terrestri. Nella coltivazione dell’olivo o della vite, gli estratti di alghe aiutano a far crescere le piante in modo più equilibrato, migliorando l’allegagione e le caratteristiche organolettiche dei frutti, aumentando inoltre la resistenza delle piante allo stress da gelate tardive o da caldo eccessivo.
Ruolo delle Alghe nel Monitoraggio Ambientale
Le alghe, presenti in ambienti marini, lacustri e fluviali, sono sensibili agli inquinanti, alle variazioni delle condizioni ambientali e alle alterazioni dell’ecosistema. Questa sensibilità le rende ottimi indicatori della qualità dell’acqua e dell’equilibrio ambientale. Le loro risposte alle variazioni ambientali possono essere monitorate e misurate, fornendo così importanti informazioni sugli impatti dell’attività umana sull’ambiente acquatico ma anche sui cambiamenti climatici.
Chiara Morelli
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Photo-video credits
“Kelp of Cat Rock, Anacapa Island” by NOAA’s National Ocean Service is licensed under CC BY 2.0.