B. B. King: il Re del Blues tra talento e resilienza

B. B. King: il Re del Blues tra talento e resilienza

di Roberto Stracci

Il mondo della musica blues ha conosciuto molte leggende nel corso degli anni, ma pochi hanno raggiunto lo status iconico e l’influenza duratura di B.B. King, il Re del Blues. Ripercorriamo la sua carriera resa possibile, sì, dallo straordinario talento ma anche da sincera passione e determinazione. E riflettiamo, perché no, sul nostro progetto di vita e cosa siamo disposti a fare per realizzarlo.

Nato il 16 settembre 1925 a Itta Bena, Mississippi, Riley B. King ha plasmato il suono del blues moderno con la sua voce caratteristica e il tocco magico della sua chitarra Lucille.

B.B. King, soprannominato “Blues Boy”, ha vissuto un’infanzia difficile nel profondo sud degli Stati Uniti.

Crescendo in una famiglia povera, la sua passione per la musica lo ha aiutato a superare le avversità. King ha iniziato a suonare la chitarra in giovane età, prendendo ispirazione da artisti come T-Bone Walker e Lonnie Johnson. La sua abilità straordinaria sulla chitarra è emersa presto, annunciando il futuro genio del blues.

La carriera di B.B. King ha conosciuto un’incredibile ascesa negli anni ’50 e ’60. Il suo stile unico, caratterizzato da note cristalline e vibranti, è diventato un marchio distintivo. Il 1951 ha segnato una pietra miliare con l’uscita del singolo “Three O’Clock Blues”, che ha raggiunto la vetta delle classifiche R&B, segnando l’inizio di una serie di successi.

Il leggendario amore di B.B. King per la sua chitarra, chiamata Lucille, una Gibson semiacustica ES-335, è parte integrante della sua storia. La storia di come la chitarra ha ottenuto il nome è altrettanto iconica quanto il suono che produce. Durante un incendio in un locale dove si esibiva, King rischiò la vita per recuperare la sua chitarra. Successivamente, scoprì che il fuoco era stato causato da due uomini che stavano litigando per una donna chiamata Lucille.

“The Blues? It’s the mother of American music. 
That’s what it is: the source.” 

B.B. King

B.B. King non solo ha plasmato il blues, ma ha anche influenzato molte generazioni di musicisti in diversi generi. La sua tecnica di bending delle corde e il vibrato unico hanno ispirato chitarristi di ogni dove. King ha collaborato con una vasta gamma di artisti, tra cui Eric Clapton, U2, Phil Collins,James Brown, Jerry Lee Lewis, Ray Charles, Elton John, Aretha Franklin e molti altri tra i quali Luciano Pavarotti e Zucchero Fornaciari. La sua capacità di fondere il blues con altri generi ha contribuito a mantenere viva la sua eredità nel panorama musicale mondiale.
B.B. King è stato ricompensato con numerosi premi e onorificenze nel corso della sua carriera.
Ha vinto 15 Grammy Awards, è stato inserito nella Blues Hall of Fame e nella Rock and Roll Hall of Fame. Nel 2006, è stato insignito della Presidential Medal of Freedom, il più alto riconoscimento civile negli Stati Uniti.
B.B. King ha continuato a suonare fino alla fine della sua vita, nonostante problemi di salute. È scomparso il 14 maggio 2015 a 89 nove anni nella sua casa di Las Vegas, ma il suo spirito e la sua musica rimarranno per sempre vivi. Il suo contributo al mondo della musica non può essere sottovalutato, e il suo status di Re del Blues sarà sempre ricordato come un capitolo fondamentale nella storia della musica. La storia di B.B. King è un racconto di talento, resilienza e passione, tre elementi che insieme possono portare ognuno di noi a realizzare il nostro progetto di vita.

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