Il motore a curvatura: dalla fantascienza alla realtà

Il motore a curvatura: dalla fantascienza alla realtà

“Signor Sulu: ci porti a velocità di curvatura!”, questo il comando che il capitano Kirk della nave stellare USS Enterprise dà al guardiamarina Hikaru Sulu. Non è la prima volta che la fantasia in Star Trek corre più della oggettività e poi diventi realtà. E per il motore a curvatura? Scopriamo di più si questa affascinante sfida della tecnologia.

Il motore a curvatura è un concetto anni ’60 del secolo scorso che deriva dalla fantascienza dell’universo di Star Trek e dalla incredibile fantasia del suo geniale creatore, Gene Roddenberry: chi non ricorda l’eccentrico fisico Zefram Cochrane creatore del primo motore a curvatura e primo umano a compiere un volo a curvatura superluminale sulla nave spaziale chiamata Phoenix, evento che segnerà, nel film “Primo contatto”, il primo incontro tra i terrestri e i vulcaniani! 

Nella fantascienza, un motore a curvatura o warp drive, è un dispositivo che permette alle astronavi di viaggiare più veloci della luce (ipervelocità), superando così i limiti imposti dalla relatività di Einstein. Secondo la teoria della relatività, nulla può superare la velocità della luce nello spazio vuoto. Tuttavia, la teoria della curvatura dello spazio-tempo, sviluppata successivamente dal fisico teorico messicano Miguel Alcubierre (in foto a destra) nel 1994, ha suggerito una possibile soluzione per superare questa limitazione: l‘Alcubierre drive. “Con un’espansione puramente locale dello spaziotempo dietro l’astronave e una contrazione opposta davanti ad essa – scrive lo scienziato nel suo abstract “The warp drive: hyper-fast travel within general relativity” ovvero “Il motore a curvatura: viaggio iperveloce all’interno della relatività generale”: “È possibile un movimento più veloce della velocità della luce come visto da osservatori al di fuori della regione disturbata”. Questa tipologia di motore richiede però una quantità di energia impossibile attualmente da realizzare e gestire. 

Nel 2021 un team di scienziati guidato dal dott. White, ex esperto NASA, ha pubblicato un modello di motore a curvatura fisico che richiede una minore energia rispetto a quello teorizzato da Alcubierre. In parole semplici, l’idea di base di questo motore a curvatura è quella di creare una bolla o una regione nello spazio-tempo intorno all’astronave, in cui lo spazio si espande e si contrae, consentendo di raggiungere velocità più elevate rispetto alla velocità della luce. All’interno di questa bolla, l’astronave non si muove fisicamente, e quindi i passeggeri non sono soggetti ad alcuno stress, rispetto allo spazio circostante, ma è lo spazio stesso che si “curva” o si “deforma” per permettere il movimento ad alta velocità. Questo concetto è analogo a camminare su un tappeto che si tira verso di te per raggiungere una destinazione più velocemente rispetto a quanto potresti fare camminando normalmente. La tecnologia warp-drive, al momento rimane ancora un’idea teorica soggetta a ulteriori studi e sviluppi scientifici, non ci resta che aspettare.

Fabio Morelli

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Photo-video credits:

New CGI version of Star Trek’s USS Enterprise” by purpleslog is licensed under CC BY 2.0

Di Campus Party Mexico powered by MoviStar (alviseni) – Flickr: Momento Movistar: Miguel Alcubierre, CC BY 2.0,
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