Diabolik: il fumetto nero italiano

Diabolik: il fumetto nero italiano

Diventato un personaggio cult per tutte le età, tornato alla ribalta con due i film italiani Diabolik (2021) e Diabolik – Ginko all’attacco! (2022), il famoso fumetto ha compiuto 60 anni lo scorso anno.

Angela Giussani, nata nel 1922, e sua sorella Luciana, nata nel 1926, sono le menti creative dietro Diabolik. Le due fumettiste ed editrici italiane, hanno lavorato insieme per creare il personaggio e le sue storie.

Così il 1 novembre 1962 usciva ”Il re del terrore”, il primo numero di questo personaggio creato come risposta italiana alla crescente popolarità dei fumetti americani come quello di “Batman”. 

Ma la storia di questo ladro geniale è di pura fantasia? In verità no! L’dea prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto: siamo nel 1957 quando un killer in una Torino silenziosa uccide un operaio della Fiat, Mario Giliberto. L’assassino annunciò e perfezionò il suo intento con una serie di lettere che inviò alla redazione della Stampa e in Questura: testi che contenevano rebus e indizi, tracce per risolvere il caso, per un delitto studiato nei minimi termini a firma di Diabolich.

Diabolik, il personaggio del fumetto, è un ladro e criminale geniale. Indossa un costume nero e una maschera, ed è noto per la sua astuzia, la sua abilità nel travestimento e la sua incapacità di commettere errori.

Nonostante le sue attività illegali, il personaggio ha guadagnato una vasta base di fan grazie al suo carisma.
Le storie di Diabolik sono caratterizzate da trame complesse, colpi di scena e situazioni ad alto rischio. Il personaggio principale è spesso coinvolto in furti audaci e sfide contro le forze dell’ordine, in particolare contro il commissario Ginko. Molte storie coinvolgono anche la sua partner, Eva Kant, con le loro avventure criminali.

La serie Diabolik è notevole per la sua longevità e per il suo impatto sulla cultura popolare in Italia. Le avventure di questo antieroe carismatico hanno catturato l’immaginazione dei lettori per generazioni, contribuendo a rendere il personaggio una figura iconica del fumetto italiano. E tu da che parte stai?

Fabio Franzoni

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