Il Cielo di Bergoglio: Un Ritratto Astrologico dalla Nascita all’Ultimo Transito

Il Cielo di Bergoglio: Un Ritratto Astrologico dalla Nascita all’Ultimo Transito

di P’Astra

Chi si occupa di esoterismo ma anche un semplice appassionato, chi è a digiuno o repelle questa materia ma è capace di “sentire” il mondo sottile o sia semplicemente un fatalista (dell’Anima), sa che nulla è legato al caso. Non lo è l’attimo della nascita, tantomeno l’istante della morte. Potrei dire che ognuno di noi nasce al momento dovuto e muore al momento giusto!

Per il Cristianesimo – e non solo – i fenomeni celesti hanno svolto un ruolo fondamentale nello scandire i principali eventi della storia, primo fra tutti la nascita di Gesù il Cristo, indicata da quella stella cometa che è stata un grande segno rivelatore per tutte le genti del tempo, Magi compresi.

La morte di Francesco I di certo è un evento che coinvolge tutta la comunità mondiale, sia cattolica che non: ma come hanno scandito gli astri la vita di Bergoglio, nella nascita e nella morte?

Bergoglio è nato il 17 dicembre del 1936 alle ore 21 a Buoenos Aires ed è morto a Roma il 21 aprile alle ore 7:35: tracciamo un ritratto astrologico di questo Papa amato e odiato allo stesso tempo. Cosa ci possono dire gli astri sulla sua vita e sulla sua eredità, su cosa ha lasciato in sospeso e quali erano le sue ispirazioni?

Il Cielo di Francesco alla nascita (Tema natale)

Nel tema natale di questa persona, il Sole si trova nel segno del Sagittario a 25 gradi e 54 minuti, segnalando una natura espansiva, idealista, animata da una forte tensione verso la conoscenza e il senso del giusto. La Luna in Acquario a 12°33′ suggerisce invece una sensibilità originale, indipendente e orientata verso ideali collettivi, con un forte bisogno di libertà emotiva.

Mercurio, pianeta del pensiero e della comunicazione, si colloca nel Capricorno a 11°49′, indicatore di una mente concreta, razionale e strategica, capace di esprimersi con rigore e profondità. Anche Giove, pianeta dell’espansione e della fiducia, si trova in Capricorno (3°32′), accentuando un atteggiamento cauto ma costruttivo e pragmatico verso la crescita e una visione estesa della vita.

Venere, simbolo dell’affettività e delle relazioni, brilla ancora nell’Acquario a 7°36′, rendendo l’amore libero, anticonformista e spesso guidato più dall’amicizia e dall’intesa mentale che dal romanticismo tradizionale.

Marte, che rappresenta la forza e l’azione, si trova in Vergine a 19°31′, indicando un’energia meticolosa, precisa e orientata al servizio o al miglioramento continuo. Lo stesso segno ospita Nettuno, a 18°58′, rafforzando la tendenza a idealizzare l’ordine, la purezza e la dedizione a una causa.

Saturno, maestro del tempo e della responsabilità, si colloca nei Pesci a 16°30′, parlando di una disciplina interiore che si sviluppa attraverso l’empatia, la spiritualità o il sacrificio.

Nel quadro celeste troviamo Urano in Ariete a 5°55′, portatore di una spinta innovativa, impulsiva e pionieristica, e Plutone nel segno del Cancro a 28°17′, che imprime trasformazioni profonde nell’ambito emotivo e familiare, spesso legate a dinamiche radicate nel passato.

Jorge Mario Bergoglio (quarto da sinistra, terza fila dall'alto) a dodici anni, durante gli studi nel collegio salesiano

Il Cielo di Francesco alla morte (Transito dei pianeti)

Nel giorno del congedo terreno, il Sole transitava nei primi gradi del Toro, segno di terra saldo e pacato, come a offrire una luce quieta e rassicurante. Era un Sole che parlava di stabilità e di ritorno all’essenziale, come se la vita si raccogliesse nella sua forma più pura: quella dei sensi, della materia, della natura che accoglie.

La Luna si trovava all’inizio dell’Acquario, segno d’aria associato ai grandi ideali e alle visioni del futuro. In questa posizione, l’animo pareva rivolto altrove, verso un altrove che non è più solo personale ma collettivo, cosmico. La Luna in Acquario parla di distacco emotivo, ma anche di una lucida serenità nel lasciar andare. E non era sola: poco distante, Plutone si muoveva anch’esso nei primi gradi dell’Acquario, dando alla Luna una profondità particolare, un’intensità trasformativa. Si trattava di una Luna che attraversa le acque della metamorfosi, forse anche della rinascita spirituale.

Mercurio, messaggero degli dei, viaggiava nel segno ardente dell’Ariete, a pochi gradi dall’inizio del segno. È un pensiero rapido, deciso, intuitivo, che taglia come una lama e apre nuove strade. Accanto a lui, Venere, sempre in Ariete, si trovava quasi alla fine del segno, carica di passione, di desiderio, ma anche di coraggio affettivo: un amore che non teme il distacco, che arde e poi si dissolve in gesto.

Marte, pianeta dell’azione e della volontà, si trovava nei primi gradi del Leone. Qui, l’energia è regale, nobile, ma anche molto personale. È come se l’ultimo atto fosse compiuto con fierezza, con un senso d’onore. Un’uscita di scena che conserva la dignità del protagonista.

Il cielo era inoltre percorso da Giove in Gemelli, segno d’aria mobile e brillante, che amplifica i significati del pensiero e della parola. Urano, anch’esso in Gemelli, lo seguiva a pochi gradi di distanza, segnalando una componente di sorpresa, rottura, liberazione. Insieme, parlano di un’apertura verso altri livelli di conoscenza, forse verso un altro stato di coscienza.

Nel segno dei Pesci, si trovava Saturno, ormai vicino al grado 27: un Saturno conclusivo, maestro silenzioso che chiude i cicli. Nei Pesci il suo messaggio è spirituale, compassionevole, come se il tempo stesso si sciogliesse nel mare dell’infinito. È una figura paterna e severa che ora, però, lascia spazio al dissolversi, alla resa ultima.

Infine, Nettuno, anch’egli in Ariete, si trovava proprio all’inizio del segno: un sogno che si accende, una visione che prende forma, una spiritualità che si muove con coraggio verso il fuoco della vita. È il simbolo di una nuova scintilla cosmica, come se, al momento del congedo, qualcosa venisse acceso piuttosto che spento.

Ritratto astrologico di Papa Francesco I

Nel cielo natale di Papa Francesco, il Sole
in Sagittario
brilla come faro di senso
. È il segno del pellegrino, del filosofo, del predicatore: l’archetipo di chi cerca la verità oltre i confini, siano essi geografici, culturali o religiosi. Non è un caso che proprio sotto questo segno nascano figure proiettate verso un orizzonte più grande, spesso chiamate a diffondere un messaggio universale. Il suo pontificato ha incarnato questo spirito di apertura, missione e dialogo: dalla scelta del nome Francesco, all’enfasi sulla fratellanza e sull’ecumenismo.

Ma accanto a questo slancio ideale, la Luna in Acquario mostra un cuore rivolto all’umanità nel suo insieme. Questa Luna dona un’emotività non convenzionale, distante dalla retorica e centrata invece sull’urgenza collettiva. È la Luna del riformatore, del pastore che vuole unire e innovare. Il suo stile di comunicazione diretto, informale e talvolta spiazzante nasce da qui: un desiderio autentico di liberare la Chiesa da pesi superflui e renderla più vicina alla gente.

Il pensiero di Bergoglio, secondo Mercurio in Capricorno, è ancorato alla realtà, ordinato, lucido. Le sue parole sono scelte con cura, sempre orientate a costruire. Accanto a questo, Giove nello stesso segno potenzia la sua serietà, il senso del dovere, ma anche la capacità di vedere il futuro con responsabilità, senza perdere la speranza. In questo cielo, l’espansione non è mai esuberante, ma solida: ogni gesto è ponderato, ogni apertura costruita su una base concreta.

Nel campo delle relazioni, Venere in Acquario parla di un amore verso l’umanità intera, non personale ma collettivo, inclusivo, una fratellanza, e spesso rivoluzionario. Questa posizione riflette la sua capacità di empatizzare con gli ultimi, di parlare a tutti senza distinzioni, proponendo un cristianesimo spogliato di formalismi e centrato sul valore umano.

La volontà d’azione, sostenuta da Marte in Vergine, è precisa, metodica, attenta ai dettagli. È il simbolo di un uomo del fare, della cura quotidiana, del lavoro instancabile. Con Nettuno anch’esso in Vergine, l’azione si fa anche offerta, servizio, preghiera vissuta nel quotidiano. Questo doppio segno in Vergine è il cuore della sua “teologia della tenerezza” e della sua attenzione alla dimensione concreta della carità.

Saturno nei Pesci è una firma spirituale potente. Il senso del sacrificio, della compassione, ma anche della prova interiore e dell’umiltà passano da questo aspetto. Saturno in questo segno insegna a costruire non con le pietre, ma con la fede. È il simbolo di chi si piega per sollevare, di chi governa con dolcezza, e affronta le proprie ombre con mitezza.

Urano in Ariete, con la sua energia impulsiva e pionieristica, mostra il coraggio di rompere gli schemi, mentre Plutone in Cancro lavora in profondità sulle strutture familiari e affettive: forse il lascito di una vita attraversata da esperienze complesse e da una trasformazione personale profonda, che lo ha portato – anche attraverso il silenzio e la preghiera – a una nuova visione del potere e del servizio.

Quali sfide e quali potenziali irrisolti

Analizzando il tema natale di Papa Francesco I, emergono aspetti che suggeriscono sfide e potenziali irrisolti, specialmente in relazione ai transiti planetari al momento della sua morte. Questi elementi possono offrire spunti di riflessione non solo sulla sua vita e sul suo pontificato ma anche per la vita di coloro che vedevano in Bergoglio una guida.

La Luna in Acquario nel tema natale di Papa Francesco indica una sensibilità orientata verso ideali collettivi e un forte bisogno di libertà emotiva. Tuttavia, questa posizione può anche suggerire una certa difficoltà nel trovare un senso di appartenenza profondo e duraturo. Al momento della sua morte, la Luna in Acquario a 3°22′ forma un aspetto di quadratura con la sua posizione natale, indicando una possibile tensione tra il desiderio di connessione emotiva e la necessità di indipendenza, voler fare questo passaggio verso la casa del padre nonostate le paure materiali che possono averlo preoccupato.

Saturno in Pesci nel tema natale rappresenta una disciplina interiore che si sviluppa attraverso l’empatia, la spiritualità o il sacrificio. Al momento della sua morte, Saturno in Pesci a 26°49′ forma un aspetto di congiunzione con il suo Saturno natale, suggerendo una fase di intensificazione delle sfide interiori e delle prove spirituali. Questo transito potrebbe riflettere un percorso di profonda riflessione e di consolidamento della sua fede nell’ultimo periodo della sua vita terrena.

Nettuno in Vergine nel tema natale indica una tendenza a idealizzare l’ordine, la purezza e la dedizione a una causa. Al momento della sua morte, Nettuno in Vergine a 18°58′ forma un aspetto di opposizione con il suo Nettuno natale, suggerendo una possibile dissonanza tra le sue aspirazioni ideali e la realtà concreta. Questo transito potrebbe indicare una fase di disillusione o di necessità di adattamento delle sue visioni spirituali alla realtà quotidiana.

eercorrere questa vita terrena e materiale è un’impresa non di poco conto, che tu sia il Papa o l’ultimo degli ultimi. Eppure è un’esperienza che molti spiriti devono compiere per la loro elevazione e la vita eterna, e che molte anime bramano perchè porta a una consapevolezza che nella vita vera, quella nella luce, rappresenta un tesoro inestimabile. Un percorso che ognuno di noi deve affrontare con la consapevolezza di chi non conosce la strada ma con la forza di chi conosce la Casa.

Non ci resta che augurare a Jorge Mario Bergoglio, buon arrivo o buon ritorno a Casa! 

© Riproduzione riservata

QUIA MAGAZINE CLUB   Pubblicato l'articolo: Bill Traylor: un outsider dell'arte americana  -  QUIA MAGAZINE sfoglia la rivista -  pubbicato il focus su L'amore di Dante per Beatrice nella lettura di un sonetto della Vita Nova - pubblicata la terza unità del Corso base di Scrittura Giornalistica - pubblicato l'articolo Oltre la tela: la Lowbrow Art -  pubblicato il podcast Shakespeare, il mistero della sua scrittura  -   pubblicata la terza parte dell'audiolibro "La contessa d'Amalfi" di Gabriele D'Annunzio