Quanti conflitti ci sono nel mondo?

Quanti conflitti ci sono nel mondo?
di Pamela Stracci
Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, rappresenta un’occasione simbolica per riflettere sul nostro passato, ma soprattutto per proiettare nel futuro quel sentimento condiviso di sdegno che ci unisce. La guerra, infatti, non è mai davvero finita: se osserviamo la Terra come un unico mondo, scopriamo che l’umanità è ancora prigioniera di un incessante e straziante olocausto.
Facciamo parlare i dati.
A dicembre 2024 i dati riportati da ACLED sono drammatici.
1 persona su 8 è stata esposta a conflitti nel 2024, 50 sono i paesi classificati ad un indice di conflitto estremo, elevato o turbolento, tra questi la Palestina, il Myanmar, la Siria e il Messico sono nelle posizioni più alte della lista, si è registrato un aumento del 25% negli indici di violenza politica registrati negli ultimi 12 mesi.
La situazione nei territori palestinesi resta drammatica. L’81% della popolazione vive sotto la costante minaccia del conflitto, con un bilancio di oltre 35.000 vittime negli ultimi 12 mesi. Il numero sale a oltre 50.000 se si considerano le conseguenze dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. I civili continuano a essere bersaglio quotidiano di bombardamenti e incursioni, con una media di 52 incidenti di conflitto registrati ogni giorno.
L’intensità della violenza in Palestina, e in particolare nella Striscia di Gaza, supera quella di molti altri teatri di guerra. L’assenza di un cessate il fuoco duraturo tra le fazioni in lotta fa presagire una prosecuzione del conflitto, con elevata probabilità di intensità fino al 2025.
Sebbene la Palestina abbia rappresentato il fronte più esteso e pericoloso nel corso del 2024, altri scenari di crisi rimangono preoccupanti. In Myanmar, la frammentazione del panorama bellico vede una media di 170 gruppi armati non statali attivi ogni settimana, con una notevole instabilità nella composizione delle milizie. Sul fronte delle vittime, invece, l’Ucraina continua a essere il conflitto con il più alto numero di morti.
Quanti conflitti ci sono nel mondo?
Il mondo è sempre più teatro di conflitti. Negli ultimi cinque anni, gli episodi di violenza sono quasi raddoppiati, passando dai 104.371 eventi registrati nel 2020 a quasi 200.000 nello stesso periodo di quest’anno. Un drammatico aumento che si traduce in una stima prudenziale di oltre 233.000 decessi nell’ultimo anno, causati direttamente da questi conflitti.
L’escalation è attribuibile in larga parte a tre conflitti di vasta portata, iniziati o riaccesi di recente: la guerra in Ucraina, il conflitto a Gaza e la crisi in Myanmar. A questi si aggiunge la persistente violenza in diverse altre aree ad alta instabilità, tra cui Sudan, Messico, Yemen e la regione del Sahel. A fronte di questa drammatica situazione, si registra una preoccupante scarsità di conflitti in fase di risoluzione.

Nel 2024 si è registrato anche un aumento del 25% degli eventi di violenza politica rispetto al 2023.
La proliferazione della violenza si manifesta in diversi indicatori: aumenta l’esposizione dei civili alla violenza, il numero di incidenti legati ai conflitti e la quantità di gruppi armati coinvolti. Solo nel 2024, si è registrato un incremento del 25% degli eventi di violenza politica rispetto all’anno precedente, un tasso di crescita in linea con la media annuale osservata a partire dal 2020.
Poi ci sono le proteste la maggior parte delle quali non è inclusa nell’indice: nel 2024 si sono verificate oltre 143.000 proteste dove i principali movimenti sono collegati ad azioni pro-Palestina.
In questa giornata di riflessione, dobbiamo impegnarci non solo a ricordare le atrocità del passato, ma anche a combattere l’indifferenza e a costruire un futuro fondato sul dialogo, sulla solidarietà e sulla pace. Solo riconoscendo il valore della vita e imparando dagli errori della storia possiamo sperare di spezzare le catene di un’umanità ancora troppo spesso piegata dalla violenza. La memoria deve essere il nostro faro, un monito per proteggere ciò che di più prezioso abbiamo: la dignità e il diritto alla pace universale.
Vedi la mostra “Mai più quinta edizione” in occasione della Giornata della Memoria.
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data access January 21, 2025
Fonte ACLED https://acleddata.com/ Raleigh, C., Kishi, R. & Linke, A. I modelli di instabilità politica sono oscurati dalle condizioni di ambito del dataset di conflitto, dalle fonti e dalle scelte di codifica. Humanit Soc Sci Commun 10, 74 (2023). https://doi.org/10.1057/s41599-023-01559-4