Nella mia pratica quotidiana, mi capita spesso di sentire frasi come:
“Nella Divina Commedia Dante parla del suo viaggio nei tre regni dell’oltretomba” oppure
“Parla di religione” o ancora
“Parla di cose vecchie che non c’entrano niente col mondo di oggi“.
Mi accorgo, così e con non poco disagio, di quanto la società contemporanea si sia allontanata dall’idea di arte come mezzo di crescita umana e spirituale, e come meraviglioso strumento educativo. Scavando, neanche poi tanto, nelle grandi opere letterarie, artistiche e musicali, e liberandole dalle apparenze alle quali spesso ci fermiamo, scopriamo che opere come la Divina Commedia ci parlano in realtà di una sola cosa: di NOI, dell’umanità con i suoi sentimenti, nobili o orribili che siano, e della continua ricerca di un’evoluzione personale e collettiva, che è poi il senso di una vita pienamente vissuta.
Ho deciso, così, di chiedere aiuto alla psicologia e stilare un elenco di sentimenti che possono permetterci di riconoscere nelle grandi opere la nostra individuale esperienza di vita, situazioni nelle quali quei sentimenti sono emersi nella nostra coscienza e nei nostri comportamenti. Da questo elenco, ogni artista potrà trovare ispirazione per le proprie creazioni, strumenti irraggiungibili di espressione della nostra anima.
In relazione alla mostra “Dante, il sommo canto”, la lista sarà uno strumento prezioso per decidere come interpretare la vicenda umana e poetica dell’Alighieri.
Chi vorrà potrà dipingere o poetare su un passo della Commedia e delle Rime dantesche. Chi preferirà, invece, potrà scegliere uno dei sentimenti della lista e darne una propria interpretazione. Sarà, in ogni caso, in omaggio appropriato a Dante.
Ecco a voi la lista. Sono certo vi sarà di ispirazione.
Ricordo agli artisti che vogliono partecipare alla mostra che è attivo il servizio di consulenza: se volete parlare con noi della vostra idea per la mostra, contattateci.