Vinto un concorso d’arte con un’opera generata da un’IA, si scatena un acceso dibattito

Vinto un concorso d’arte con un’opera generata da un’IA, si scatena un acceso dibattito

Un’opera d’arte generata da un’intelligenza artificiale ha vinto il primo premio in un concorso d’arte in Colorado, scatenando un acceso dibattito sul ruolo dell’IA nell’arte.

Jason Allen non ha toccato un pennello né scattato una foto per realizzare il suo lavoro ma ha utilizzato il programma Midjourney per creare l’opera intitolata “Théâtre D’opéra Spatial”, che ha vinto nel 2022 la categoria “arte digitale/fotografia manipolata digitalmente” alla Colorado State Fair.

La vittoria di Allen ha acceso la discussione se l’arte generata da IA possa essere considerata arte vera e propria.

Alcuni artisti e critici d’arte hanno espresso indignazione, sostenendo che l’utilizzo di un’IA per creare un’opera d’arte non sia un processo creativo autentico.

“È la morte dell’arte”, ha scritto su Twitter l’artista digitale Genel Jumalon. “Se nemmeno l’arte e i lavori creativi sono al sicuro dall’arrivo delle macchine, dove andremo a finire?”.

Altri invece hanno sostenuto che l’IA sia semplicemente un nuovo strumento che gli artisti possono utilizzare per creare opere d’arte innovative.

“L’IA non è una minaccia per l’arte, è una nuova opportunità”, ha affermato Allen. “È come qualsiasi altro strumento: può essere utilizzato per creare cose belle o brutte.”

Il dibattito sull’arte generata da IA è destinato a continuare a crescere con l’avanzare della tecnologia e non mancano punti di dibattito.

Vediamo i punti di vista tra chi considera arte un processo creativo dell’uomo e chi vede la creatività di un autore anche nell’arte generata da AI.

I critici dell’arte generata da IA sostengono che la vera arte richiede creatività e immaginazione, qualità che mancano alle macchine. I sostenitori invece affermano che l’IA può essere utilizzata per creare opere d’arte innovative e originali.

Chi critica questa nuova espressività, sottolinea che l’utilizzo di un’IA per creare un’opera d’arte non richiede lo stesso livello di abilità e fatica rispetto all’arte tradizionale. I sostenitori invece affermano che il processo di creazione di arte generata da IA può essere complesso e richiedere competenze specifiche.

Si sollevano anche dubbi dell’autenticità di un’opera d’arte creata da una macchina. I sostenitori invece affermano che l’autenticità di un’opera d’arte deriva dall’intenzione dell’artista, indipendentemente dagli strumenti utilizzati.

Il dibattito sull’arte generata da IA è complesso e non ha risposte facili anche in materia di copyright e diritto d’autore.

È importante però continuare a discutere di questo tema per comprendere meglio l’impatto dell’IA sul mondo dell’arte: è arte la generazione di una immagine inserendo “semplicemente” un input testuale o una foto da elaborare in un software di intelligenza artificiale? In che modo cambierà il mondo dell’arte? Sono domande legittime sia per gli artisti che per gli appassionati, collezionisti e critici d’arte.

di Pamela Stracci

© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

QUIA MAGAZINE CLUB   Aprile 2024 - QUIA MAGAZINE sfoglia la rivista -  pubblicata la terza unità del Corso base di Scrittura Giornalistica - pubblicato l'articolo Oltre la tela: la Lowbrow Art -  pubblicato il podcast Shakespeare, il mistero dello sua scrittura  -   pubblicata la terza parte dell'audiolibro "La contessa d'Amalfi" di Gabriele D'Annunzio