Il diaspro rosso: coltivare l’equilibrio

Il diaspro rosso: coltivare l’equilibrio

Capita a tutti di attraversare periodi in cui ci sentiamo fuori luogo nella vita, distratti, come se il tempo scorresse attraverso di noi senza darci la possibilità di viverlo appieno. In quei momenti, è fondamentale ritrovare il controllo sulla nostra esistenza terrena, riattivare l’energia che ci lega profondamente alla natura e ci consente di fare esperienze nella materia. 

Quando avvertiamo che le nostre “radici” non sono saldamente ancorate al suolo e rischiamo di allontanarci da ciò che è davvero importante, possiamo trovare un valido aiuto nel diaspro rosso.

Questa pietra, composta principalmente da biossido di silicio con tracce di ossido di ferro e idrogeno, ci aiuta a chiarire le idee sul nostro cammino e a porre le basi per un futuro ideale, in cui possiamo raggiungere i nostri obiettivi e perseguire gli ideali che ci appassionano. Il diaspro rosso ci restituisce vitalità anche nei periodi di stasi, migliorando la nostra salute, sia fisica che mentale, e la chiarezza della nostra mente.

Per gli Egizi, questa pietra rappresentava il sangue della dea Iside ed era utilizzata come talismano, considerata un simbolo di buon auspicio in grado di donare coraggio e saggezza a chi la indossava. Nell’antica Grecia, invece, il diaspro rosso era associato al dio del vino, Bacco.

All’interno del sistema dei Chakra, la pietra è collegata al Muladhara, in quanto favorisce il radicamento e l’approfondimento del significato della nostra esistenza su questo pianeta. La sua presenza ci ricorda che, se siamo qui oggi, esiste sempre una ragione, anche se a volte questa ragione non è immediatamente chiara.

Comprendere che il caso non esiste ci aiuta a percepire che anche i periodi di “minima energia” sono necessari per poter raggiungere il massimo potenziale.

In definitiva, il diaspro rosso risveglia la nostra passione interiore, sia che questa passione sia rivolta a un hobby, a un’amicizia, a un’attività, all’amore, o persino alla nostra stessa esistenza. In altre parole, non abbiamo più scuse: l’azione non è mai prerogativa di pochi.

La vostra Eileen

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