Il Tarocco della Morte: La Fine Necessaria per la Rinascita
L’Arcano Maggiore numero XIII, enigmatico e spesso temuto, è conosciuto semplicemente come La Morte (o l’Arcano senza Nome). Nello studio dei Tarocchi, questa carta è raramente un presagio di fine biologica, ma piuttosto il simbolo della trasformazione inevitabile.
Quando la ruota dell’anno giunge al periodo di Samhain/Halloween (31 ottobre – 1° novembre), l’energia di questa carta si manifesta con una potenza ineguagliabile. Questa festività, che i Celti celebravano come il loro Capodanno, è il momento in cui la Morte non è un ostacolo, ma una fine necessaria che prepara la strada al futuro.
La Morte e la Trasformazione Radicale
Visivamente, la carta della Morte nei mazzi classici (come i Tarocchi di Marsiglia o Rider-Waite) mostra uno scheletro che avanza, a volte falciando teste e membra, ma spesso in mezzo a germogli e segni di nuova vita.
Questo dualismo è la chiave:
La Morte come Separazione: L’Arcano XIII impone un taglio netto. È l’invito a lasciare andare tutto ciò che è vecchio, stagnante o non serve più: vecchie abitudini, relazioni tossiche, convinzioni limitanti. Solo spogliandoci del superfluo, possiamo proseguire leggeri.
La Rinascita dal Vuoto: La Morte è il buio che precede la luce. Indica una fase in cui, dopo la “distruzione” di una forma, si ha la possibilità di creare qualcosa di radicalmente nuovo, trasformato e più autentico.
Il suo messaggio non è di paura, ma di accettazione del cambiamento.
Samhain: Il Velo Sottile e l’Arcano XIII
Samhain era l’ultima festa del raccolto e l’inizio della Geimhreadh, la stagione oscura dell’anno. La sua associazione con l’Arcano XIII è perfetta per tre motivi principali:
Il Ciclo Naturale: La Morte del Vecchio Anno
Samhain segna la fine del ciclo di fertilità e crescita. L’agricoltore ha raccolto l’ultima frutta; tutto ciò che rimane nel campo è simbolicamente “morto” e viene lasciato agli spiriti. Questo è il parallelo esatto con l’energia della Morte: il ciclo di abbondanza è finito, e l’energia si ritira per un periodo di riposo e incubazione. Senza questa “morte” autunnale, non ci sarebbe la rinascita della primavera.
Il Passaggio tra i Mondi
Nella tradizione celtica, Samhain è il momento in cui il velo tra il Mondo dei Vivi e l’Aldilà si assottiglia. La Morte è l’Arcano che gestisce questo passaggio. Vediamo come:
Divinazione e Antenati: Come la runa Othala è associata all’eredità e agli antenati, così l’Arcano XIII facilita la connessione con chi ci ha preceduto. È un tempo propizio per la divinazione e per onorare il lignaggio, riconoscendo che la vita è un flusso continuo tra visibile e invisibile.
Viaggio Interiore: Ritirarsi nella stagione buia è un viaggio verso l’inconscio e l’ombra. La Morte ci guida in questo percorso, invitandoci a confrontarci con le nostre paure più profonde per emergere trasformati.
La Trasformazione Personale
Se la Morte appare in una stesa tarologica in prossimità di Samhain, il suo monito è chiaro: è giunto il momento di agire. Non si tratta di subire il destino, ma di abbracciare il cambiamento.
Devi cedere al fluire, tagliare i rami secchi e permettere che la trasformazione avvenga, così come la natura accetta la caduta delle foglie per poter germogliare di nuovo. La Morte è il coraggio di chiudere un capitolo, sapendo che solo in quel “non più” si nasconde l’energia grezza per il “non ancora”.
L’Arcano XIII, La Morte, non è quidi una carta da temere, ma un potente alleato. A Samhain, essa ci ricorda che la vera fine è sempre una porta verso un nuovo e inevitabile inizio.
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In copertina Tarocco n. XIII collezione Ombre di Pamela Stracci ©2025 tutti i diritti riservati
